Introduzione
Nel panorama digitale odierno, i dati rappresentano una risorsa fondamentale per qualsiasi istituzione culturale che desideri migliorare l’esperienza dei visitatori e innovare la gestione museale. Due colossi dell’intrattenimento, Spotify e Netflix, hanno dimostrato come l’uso strategico dei dati possa trasformare l’interazione con il pubblico, rendendola più coinvolgente e personalizzata. Ma cosa possono imparare i musei da queste piattaforme? Come possono sfruttare i dati per attrarre visitatori, aumentare il coinvolgimento e fidelizzare il pubblico?
In questo articolo, esploreremo le migliori strategie di marketing museale e gestione dei dati, ispirandoci a Spotify e Netflix, e forniremo esempi concreti di come i musei possono applicare queste lezioni per innovare l’esperienza di visita.
1. Personalizzazione: creare percorsi di visita su misura
Spotify e Netflix hanno rivoluzionato i rispettivi settori grazie alla capacità di offrire contenuti personalizzati. Spotify, ad esempio, crea playlist come “Discover Weekly” basate sui gusti musicali degli utenti, mentre Netflix suggerisce film e serie TV in base alle preferenze di visualizzazione.
Lezione per i musei:
I musei possono adottare un approccio simile utilizzando i dati raccolti attraverso soluzioni digitali innovative come amuseapp. Con le informazioni raccolte, i musei possono creare percorsi personalizzati e in linea con i gusti e gli interessi dei visitatori.
2. Analisi dei dati: ottimizzare la gestione museale
Netflix e Spotify non si limitano a raccogliere dati, ma li analizzano in profondità per comprendere i comportamenti e le preferenze degli utenti. Netflix, ad esempio, sa esattamente a che ora del giorno un utente preferisce guardare una serie TV, quanto tempo dedica a ogni episodio e se nel frattempo è impegnato in altre attività. Oggi, infatti, gran parte degli utenti di Netflix guarda serie TV e film dalla piattaforma mentre svolge altre attività, come fare le faccende di casa, scorrere i social o preparare il pranzo. E Netflix lo sa. Questo ha influenzato la scrittura dei copioni, che sempre più spesso tengono conto di questa modalità di fruizione. In sintesi: i personaggi devono dichiarare esplicitamente le loro azioni e le loro intenzioni, per adattarsi agli spettatori distratti che potrebbero considerare i film come un rumore di fondo.
Lezione per i musei:
I musei possono implementare sistemi efficienti e intuitivi di monitoraggio e analisi dati come la dashboard di amuseapp.
Ciò permette ai musei (e ai luoghi culturali in generale) di visualizzare in modo efficiente e intuitivo:
- il numero di visite giornaliere e settimanali, con trend e confronti rispetto al periodo precedente;
- le lingue più utilizzate, per capire meglio il pubblico internazionale del museo;
- i punti di interesse più visitati, per ottimizzare i percorsi e migliorare l’esperienza dei visitatori;
- la durata media della visita, per comprendere il livello di coinvolgimento del pubblico;
- i feedback e la soddisfazione dei visitatori, con il monitoraggio delle risposte ai questionari di fine visita;
- l’andamento degli acquisti e delle donazioni, per valutare l’efficacia delle strategie di monetizzazione.
Con queste informazioni, i musei possono ottimizzare l’esperienza di visita, ad esempio ridistribuendo il flusso di persone o creando contenuti aggiuntivi e più coinvolgenti per le opere meno visitate.
3. Contenuti dinamici e interattivi: arricchire l’esperienza di visita
Netflix aggiorna costantemente il catalogo con nuovi contenuti, mantenendo vivo l’interesse degli utenti. Spotify, invece, utilizza notifiche push per informare gli utenti di nuovi album o concerti.
Lezione per i musei:
I musei possono sfruttare la tecnologia per creare contenuti dinamici e interattivi. Ad esempio, potrebbero inviare notifiche push ai visitatori che hanno scaricato l’app del museo, informandoli su nuove mostre o eventi speciali. Inoltre, i musei potrebbero far in modo che ad accompagnare i visitatori lungo la visita sia un personaggio storico in persona grazie all’utilizzo del deep-fake (trovi un esempio proprio alla fine del paragrafo). O potrebbero mettere a disposizione dei visitatori un chatbot che funga da guida virtuale e che sia in grado di rispondere a tutte le domande dei visitatori in tempo reale (trovi qui un esempio).
4.Fidelizzazione: costruire un rapporto a lungo termine
Spotify e Netflix hanno sviluppato strategie di fidelizzazione che vanno oltre la semplice offerta di contenuti. Spotify, ad esempio, crea un senso di appartenenza attraverso playlist collaborative, eventi esclusivi per gli utenti premium, per non parlare dell’ormai iconico Spotify wrapped di fine anno.
Lezione per i musei:
Anche i musei possono costruire un rapporto a lungo termine con i visitatori. Come? Creando programmi di membership personalizzati, offrendo sconti su biglietti o accesso esclusivo a eventi speciali o mostre temporanee in base alle preferenze del visitatore. Un’altra strategia è quella di inviare newsletter personalizzate con contenuti educativi, curiosità o approfondimenti legati alle opere che il visitatore ha mostrato di apprezzare.
5. Sperimentazione e innovazione: abbracciare le nuove tecnologie
Spotify e Netflix sono noti per la loro capacità di sperimentare e innovare costantemente. Spotify ha introdotto funzionalità come i podcast personalizzati, mentre Netflix ha sperimentato con formati di contenuti interattivi come “Black Mirror: Bandersnatch”.
Lezione per i musei:
Nel contesto museale, l’introduzione dell’innovazione tecnologica è spesso un percorso complesso, pieno di sfide e resistenze. Tuttavia, se i musei adottassero un approccio più proattivo e aperto alla sperimentazione, potrebbero scoprire nuove possibilità straordinarie. Questo è particolarmente vero in Italia, dove arte e cultura rappresentano un patrimonio tra i più ricchi e affascinanti al mondo. Collaborando con provider tecnologici all’avanguardia come amuseapp, i musei potrebbero dare vita a esperienze innovative, capaci di valorizzare il passato attraverso le opportunità del presente.
Caso studio:
Lo Smithsonian American Art Museum (SAAM) di Washington, D.C. ha sviluppato un’audioguida AI-powered per migliorare l’esperienza dei visitatori nelle sue gallerie di arte moderna e contemporanea, riaperte nel settembre 2023. L’obiettivo era rendere il museo più accessibile, coinvolgente e interattivo, aumentando la diversità del pubblico e riducendo la necessità di dispositivi fisici. La guida ha avuto 35.000 utenti nei primi tre mesi, con un 25% di ritorno e un forte coinvolgimento da parte dei più giovani. Il successo del progetto ha portato SAAM a pianificare nuove funzionalità, tra cui esperienze in realtà aumentata (AR) e strumenti di pianificazione per l’intera città di Washington, DC.
Conclusione
Sfruttare i dati per creare esperienze indimenticabili e personalizzate
Spotify e Netflix hanno dimostrato che i dati non sono solo numeri, ma strumenti potenti per creare esperienze personalizzate e coinvolgenti. I musei hanno l’opportunità di abbracciare queste lezioni per trasformare la visita in un’esperienza dinamica, interattiva e memorabile.
Utilizzando i dati in modo intelligente, i musei possono non solo attrarre nuovi visitatori, ma anche costruire un rapporto più profondo e duraturo con il loro pubblico. In un’epoca in cui l’esperienza e la personalizzazione sono tutto, i musei che sapranno adattarsi e innovare saranno quelli che lasceranno un segno indelebile nella mente e nel cuore dei visitatori.
amuseapp – la rivoluzione digitale per i luoghi culturali
amuseapp è molto più di una semplice audioguida: è una piattaforma digitale innovativa che trasforma l’esperienza dei visitatori e aiuta i musei a incrementare i ricavi.
Itinerari personalizzati con l’Intelligenza Artificiale. A differenza delle audioguide tradizionali, amuseapp utilizza l’intelligenza artificiale per creare percorsi su misura in base alle esigenze di ogni visitatore: bambini, persone con disabilità sensoriali, esperti, studenti e molte altre categorie.
Accessibilità in 30 lingue. Oggi solo il 20% dei musei offre contenuti in più di due lingue. Con amuseapp, i luoghi culturali possono abbattere questa barriera, generando automaticamente testi e audio in 30 lingue e rendendo il patrimonio culturale accessibile a tutti, ovunque.
Chatbot guida turistica virtuale in tempo reale. Grazie a un chatbot personalizzato, amuseapp offre ai visitatori una guida virtuale sempre disponibile, in grado di rispondere alle loro domande e arricchire l’esperienza di visita.
Raccolta donazioni semplice e sicura. Con amuseapp, i luoghi culturali possono raccogliere donazioni direttamente tramite l’app, in modo rapido, sicuro e intuitivo.
Feedback per un miglioramento continuo. amuseapp consente di raccogliere le opinioni dei visitatori sull’esperienza di visita, fornendo dati preziosi per ottimizzare i propri servizi.
Disponibile in modalità app o web app. La web app di amuseapp permette ai visitatori di accedere ai contenuti digitali del museo senza dover scaricare nessuna applicazione. L’app mobile di amuseapp è pensata per offrire un’esperienza più avanzata e personalizzabile. Scaricandola dagli store ufficiali, i visitatori possono beneficiare di funzionalità extra.
Un’unica soluzione, molteplici vantaggi. Con amuseapp, i luoghi culturali possono offrire un’esperienza innovativa, inclusiva e interattiva, migliorando al tempo stesso il proprio modello di sostenibilità.
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