Immaginate un futuro in cui l’arte antica dialoga con la tecnologia più avanzata, dove un dipinto secolare prende vita attraverso la voce di una guida virtuale e dove ogni visitatore può esplorare il patrimonio culturale nella propria lingua. Questo futuro non è più una visione lontana: è già realtà grazie alle innovazioni discusse al Ravello Lab 2024, dove oltre 100 esperti si sono riuniti per ridisegnare il futuro della cultura nell’era digitale.
Dal 19 al 21 ottobre 2024, la splendida cornice di Ravello, con la sua vista mozzafiato sulla Costiera Amalfitana, ha ospitato la diciannovesima edizione di Ravello Lab. Questo rinomato forum europeo, promosso da Federculture, dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stato l’occasione perfetta per esplorare l’impatto e le potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore culturale. L’evento si è svolto in una storica villa, dove l’arte e la storia hanno creato un ambiente ideale per una riflessione profonda sul futuro della cultura.
L’interesse centrale del Ravello Lab 2024 è stato capire come l’IA possa diventare un alleato prezioso per la valorizzazione del patrimonio culturale. Alfonso Andria, Presidente del Centro Europeo e del Comitato Ravello Lab, ha sottolineato la responsabilità collettiva nel guidare il processo di innovazione, evitando che sia mosso unicamente da interessi economici. “Se la tecnologia può supportare lo sviluppo del sistema culturale, la cultura deve contribuire a orientare l’innovazione”, ha affermato, delineando il bisogno di un equilibrio tra progresso e valori culturali.
Tavoli tematici: sostenibilità, tecnologia e formazione continua
Durante i tre giorni di incontri, accademici, amministratori pubblici e operatori culturali si sono confrontati su tematiche cruciali in tavoli tematici guidati da esperti come Fabio Pollice, Pierpaolo Forte e Marcello Minuti. Questi dialoghi hanno portato a proposte pratiche per il governo e i privati, con l’obiettivo di creare un connubio fruttuoso tra tecnologia e cultura.
Un tema centrale è stato il legame tra cultura e sostenibilità. Pierpaolo Forte ha sottolineato che il patrimonio culturale non deve essere visto solo come un peso economico, ma come una risorsa capace di generare valore sia economico che sociale. Le tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, possono contribuire a rendere il turismo più sostenibile e a promuovere la rigenerazione urbana rispettando le comunità locali, mettendo al primo posto il benessere delle persone e la tutela del territorio.
I dati della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali hanno messo in luce che l’Italia è ancora indietro rispetto ad altri paesi europei nella digitalizzazione del settore culturale: solo il 20% dei musei usa strumenti digitali in modo strategico e appena il 5% adotta tecnologie per la conservazione. Questo ha spinto il forum a ribadire l’importanza di una formazione continua, per preparare le nuove generazioni di professionisti con competenze digitali avanzate. Come ha detto Andria, “le sfide tecnologiche di oggi richiedono risposte creative come quelle emerse in questi giorni”. Marcello Minuti ha focalizzato l’attenzione sull’evoluzione del lavoro culturale in chiave digitale. Non si tratta solo di adottare nuove tecnologie, ma di sviluppare competenze trasversali che permettano di collaborare meglio e semplificare i processi. Una forza lavoro con un mindset digitale può innovare e ridurre la dipendenza tecnologica delle realtà locali, portando benefici sia a livello operativo che strategico.
Inoltre, studenti locali hanno contribuito ai dibattiti con domande provocatorie e idee fresche, favorendo un dialogo intergenerazionale essenziale per comprendere e affrontare le sfide future.
L’esperienza di amuseapp: l’IA per una cultura accessibile
Nell’era digitale in cui viviamo, le esigenze del pubblico e dei luoghi culturali stanno cambiando a un ritmo senza precedenti. La tecnologia non è più un semplice accessorio, ma un elemento fondamentale per offrire esperienze di visita memorabili e coinvolgenti. Noi del team di amuseapp lo sappiamo bene e siamo stati felici di partecipare a Ravello Lab 2024 per condividere la nostra esperienza nell’applicare l’intelligenza artificiale al supporto del patrimonio culturale.
La nostra piattaforma consente ai musei e ai gestori di spazi culturali di creare audioguide multilingua e di personalizzare i percorsi di visita in base alle diverse esigenze del pubblico. Grazie all’app, i visitatori possono sfruttare al massimo tutte le funzionalità offerte: ascoltare audioguide personalizzate, interagire con una guida virtuale istruita su ogni dettaglio dell’esposizione, e persino sostenere il museo e il patrimonio culturale con un contributo, grazie a un comodo sistema di donazione integrato. Il tutto direttamente dal proprio smartphone.
Oltre alla qualità dell’esperienza offerta, amuseapp si distingue per la rapidità di implementazione. In soli 7 giorni, un museo può avere i propri contenuti caricati e pronti per essere utilizzati dai visitatori. Questo riduce drasticamente i tempi e i costi associati a soluzioni più tradizionali. Inoltre, l’assenza di costi fissi rende amuseapp una scelta sostenibile per musei di tutte le dimensioni, dalle grandi istituzioni alle piccole realtà locali.
amuseapp risponde alle sfide e alle opportunità del mondo moderno, rendendo la cultura più accessibile, interattiva e sostenibile, in linea con le esigenze di un pubblico sempre più digitalizzato.
Un futuro di cultura e innovazione
Ravello Lab è stato non solo un momento di riflessione, ma un vero laboratorio di idee, dove il dialogo tra innovazione e tradizione costruisce la base per il futuro della nostra eredità culturale. L’evento si è concluso con un messaggio di speranza e responsabilità: l’IA e la digitalizzazione non devono essere viste come minacce, ma come strumenti per rendere la cultura più aperta e partecipativa.
Noi del team di amuseapp siamo pienamente d’accordo e per questo siamo grati di aver partecipato a questo stimolante evento. È stata un’opportunità preziosa per condividere l’esperienza di amuseapp e mostrare come la nostra soluzione risponda alle esigenze del mondo moderno.