Ecco la guida completa alla promozione culturale online attraverso campagne digital per musei
Nel panorama culturale contemporaneo, le campagne digital per musei non sono più una scelta, ma una necessità strategica. In un’epoca in cui la maggior parte delle scelte avviene online, è fondamentale che anche le istituzioni culturali imparino a presidiare questo spazio con efficacia. Secondo Google, il 53% degli utenti effettua ricerche online prima di prendere una decisione: questo momento cruciale viene definito Zero Moment of Truth (ZMOT).
Ecco perché investire nella promozione online e in strumenti come Google Ads può fare la differenza tra una mostra dimenticata e una sala piena di visitatori.
Perché i musei devono investire nella promozione online
La concorrenza per l’attenzione del pubblico non si gioca più solo tra istituzioni culturali, ma anche con cinema, social media, serie tv e infinite opzioni di intrattenimento digitale. Per emergere in questo ecosistema affollato, è necessario essere presenti e attivi online.
L’adozione di strategie digitali consente ai musei di raggiungere nuovi pubblici, aumentare l’interazione e la partecipazione, e migliorare l’esperienza sia online che fisica (fonte: White Paper, UK Museum Sector: Embracing Digitisation, Cisco).
Inoltre, è bene approfondire lo ZMOT sopra menzionato.
Cos’è lo Zero Moment of Truth (ZMOT)?
Lo ZMOT è il momento, introdotto da Google nel 2011, in cui il consumatore, dopo aver percepito uno stimolo (come un bisogno o una pubblicità), si rivolge al web per raccogliere informazioni sul prodotto o servizio che lo interessa, prima ancora di entrare in contatto diretto con esso o con il punto vendita. In questa fase, l’utente:
- Legge recensioni
- Guarda video dimostrativi
- Confronta prezzi e alternative
- Consulta opinioni di altri utenti e fonti autorevoli
Durante lo ZMOT, il consumatore diventa protagonista attivo del proprio percorso d’acquisto, costruendo opinioni e valutazioni che influenzeranno la decisione finale.
Lo ZMOT rappresenta una rivoluzione nel rapporto tra consumatori e brand: la scelta non avviene più solo davanti allo scaffale o in biglietteria, ma si costruisce molto prima, online, grazie all’accesso immediato a una molteplicità di fonti e opinioni.
Presidiare efficacemente lo ZMOT significa intercettare il cliente nel momento in cui sta formando la sua opinione e influenzarne positivamente la decisione finale. Se il tuo museo non è presente in quel momento, stai lasciando spazio ai competitor. Essere visibili con campagne digital per musei strutturate consente di influenzare la scelta proprio lì, dove tutto comincia.
Campagne digital per musei: molto più che visibilità
Parlare di campagne digital per musei non significa solo acquistare spazi pubblicitari. Si tratta di costruire un’esperienza digitale coerente, capace di attirare, coinvolgere e fidelizzare.
Ecco gli elementi chiave da considerare:
- SEO e contenuti editoriali: ottimizzare le pagine web del museo con contenuti aggiornati, coinvolgenti e pertinenti.
- Email marketing e automation: informare segmenti di pubblico differenti con messaggi personalizzati.
- Social media ADV: raggiungere utenti in target su Instagram, Facebook, TikTok e LinkedIn.
- Google Ads: uno strumento indispensabile per presidiare lo ZMOT, comparendo proprio nel momento in cui l’utente cerca “musei aperti domenica” o “mostra arte contemporanea Milano”.
Ma attenzione: un articolo del Giornale dell’Arte evidenzia che i social media non sono la prima fonte di informazione per decidere di visitare un museo, ma piuttosto strumenti usati dopo aver già deciso, mentre la ricerca online tradizionale (motori di ricerca, siti web) resta cruciale per la pianificazione della visita.
Come usare Google Ads cultura per attirare nuovi visitatori
Tra le risorse più efficaci nella promozione online, Google Ads rappresenta una leva potente e ancora sottoutilizzata da molti musei. Il vantaggio? Permette di intercettare utenti attivamente interessati ai temi culturali.
Ecco alcune best practice per una campagna efficace:
- Segmentazione geolocalizzata: mostra i tuoi annunci solo a chi si trova fisicamente vicino al museo.
- Parole chiave long tail: ad esempio “visita museo archeologico per bambini a Roma”.
- Estensioni annuncio: aggiungi orari, offerte speciali, o link alla prenotazione.
Strategie per una promozione online culturale coerente e duratura
L’efficacia delle campagne digital per musei si potenzia se integrata in una strategia omnicanale, in cui ogni punto di contatto online lavora in sinergia:
- Sito web mobile-first: nel 2024 gli smartphone rappresentano il 94,2% di tutti i dispositivi usati per accedere a internet da persone di età superiore ai 16 anni (Fonte: Statista, 2024).
- Blog e storytelling: raccontare le storie dietro le opere e gli artisti per aumentare il tempo di permanenza sul sito.
- Retargeting: ricontattare chi ha visitato il sito o ha interagito con i contenuti social.
Ogni azione deve dialogare con un obiettivo preciso, che sia aumentare le vendite dei biglietti, ottenere prenotazioni per una visita guidata o raccogliere contatti per future newsletter.
Esempi reali di campagne digital per musei di successo
Un caso d’eccellenza che aiuta a comprendere meglio l’impatto della promozione online nel mondo museale è il MAXXI (Italia). Il museo collabora infatti con agenzie specializzate (Do Agency) per campagne Google Ads dinamiche con banner HTML5 interattivi in 7 formati, ottimizzati per limiti tecnici di Google. Ha, inoltre, integrato Google Art Project con tour virtuali Street View e 55 opere in alta definizione. Infine, l’uso di Google Web Designer per banner complessi dimostra un approccio tecnico avanzato alle campagne pay-per-click.
amuseapp: la piattaforma digitale per musei che vogliono crescere
In un contesto così dinamico, avere un partner tecnologico specializzato può fare la differenza. amuseapp è la piattaforma che consente ai musei di creare esperienze di visita coinvolgenti, gestire la relazione con i visitatori e integrare le proprie attività di marketing con semplicità ed efficacia.
amuseapp è l’audioguida online per musei – la rivoluzione digitale per i luoghi culturali
amuseapp è molto più di una semplice audioguida: è una piattaforma digitale innovativa che trasforma l’esperienza dei visitatori e aiuta i musei a incrementare i ricavi.
Itinerari personalizzati con l’Intelligenza Artificiale. A differenza delle audioguide tradizionali, amuseapp utilizza l’intelligenza artificiale per creare percorsi su misura in base alle esigenze di ogni visitatore: bambini, persone con disabilità sensoriali, esperti, studenti e molte altre categorie.
Accessibilità in 30 lingue. Oggi solo il 20% dei musei offre contenuti in più di due lingue. Con amuseapp, i luoghi culturali possono abbattere questa barriera, generando automaticamente testi e audio in 30 lingue e rendendo il patrimonio culturale accessibile a tutti, ovunque.
Chatbot guida turistica virtuale in tempo reale. Grazie a un chatbot personalizzato, amuseapp offre ai visitatori una guida virtuale sempre disponibile, in grado di rispondere alle loro domande e arricchire l’esperienza di visita.
Raccolta donazioni semplice e sicura. Con amuseapp, i luoghi culturali possono raccogliere donazioni direttamente tramite l’app, in modo rapido, sicuro e intuitivo.
Feedback per un miglioramento continuo. amuseapp consente di raccogliere le opinioni dei visitatori sull’esperienza di visita, fornendo dati preziosi per ottimizzare i propri servizi.
Disponibile in modalità app o web app. La web app di amuseapp permette ai visitatori di accedere ai contenuti digitali del museo senza dover scaricare nessuna applicazione. L’app mobile di amuseapp è pensata per offrire un’esperienza più avanzata e personalizzabile. Scaricandola dagli store ufficiali, i visitatori possono beneficiare di funzionalità extra.
Un’unica soluzione, molteplici vantaggi. Con amuseapp, i luoghi culturali possono offrire un’esperienza innovativa, inclusiva e interattiva, migliorando al tempo stesso il proprio modello di sostenibilità.
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